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domingo, 3 de junio de 2007

Il potere d'un bacio...


Alan Montandon, professore di letteratura comparata a Parigi ha appena pubblicato un interessante libro intitolato "Il bacio", in cui analizza tutti gli aspetti connessi al bacio. A partire dalla ginnastica, perché il bacio comporta anche un coinvolgimento notevole dei muscoli: 29 muscoli della faccia, di cui 17 solo per la lingua. Gli antropologi, dal canto loro, vedono nel bacio il simbolo di uno scambio, di nutrimenti, di affetti, ma anche di qualcosa di più: quasi come una trasfusione spirituale. Come nascono i baci? Secondo l'etologo Desmond Morris anche gli uomini praticavano lo svezzamento bocca a bocca: come fanno gli uccelli, e anche le scimmie e le leonesse, le "nostre" madri masticavano il cibo e lo davano ai piccoli con la bocca.
Ma il piacere dei baci è anche un fatto chimico, provocando la diffusione di una molecola, la feniletilamina (Pea), che induce effetti simili a quelli delle anfetamine e agisce sul comportamento amoroso regolando la produzione di due ormoni, la dopamina, un neurotrasmettitore che genera sensazioni gratificanti e piacevoli, e la noradrenalina, che provoca eccitazione ed euforia.
Insomma... ce n'è per tutti i gusti... Non mi rimane che augurare buoni baci a tutti!!!

viernes, 1 de junio de 2007

L'Europa delle lingue, le lingue dell'Europa




Uno dei problemi più importanti della nostra società globale mi pare che sia quello delle lingue. E' un problema con il quale dovremo fare i conti in misura sempre maggiore soprattutto noi europei, sempre più uniti politicamente ed economicamente. La soluzione che si trova più comunemente è quella di parlare in inglese, che presenta certamente il vantaggio di poter imparare una sola lingua straniera e riconoscerla come lingua di comunicazione internazionale. Ci sono però un'infinità di lati negativi: se ci si vuole veramente confrontare con le differenze che ci danno la nostra propria identità particolare per costruire un'Europa che non elimini queste differenze ma al contrario le valorizzi e dia loro la possibilità di esprimersi e di arricchirsi vicendevolmente, bisogna essere capaci soprattutto di comprendere e di confrontarsi con le diverse lingue che ci circondano. Ogni lingua infatti è portatrice di un patrimonio infinito di cultura, di civiltà, di un proprio modo peculiare di guardare al mondo che non può essere ripetuto. Bisogna guardare a questa ricchezza con le mani aperte per prendere il più possibile tutto ciò di cui si è capaci!

miércoles, 30 de mayo de 2007

lo spagnolo della storia


Mi riempie di insoddisfazione e di vergogna comunicare che... gli spagnoli hanno eletto spagnolo della storia... il re. Ma non un re qualunque, no. Juan Carlos I. Questa persona tanto importante per la storia spagnola che lavorava tanto ed è stato eletto da tutti. Che ha scoperto l'America, che da solo riconquistò la penisola e la popolò (e certo, non dico di no... eheheh). Una persona che ha scritto un libro che ha dato a conoscere agli spagnoli, e parlò dei suoi sogni, che ha lavorato tanto per la scienza. Quello spagnolo che non trovò di meglio da fare che andarsene e guadagnarsi di che vivere in Francia o in Svizzera o è fuggito a causa della lotta per la libertà . A chi vive emarginato sotto a un ponte, e fu chiamato da uno di quei signori in verde... A nome di tutti gli spagnoli, grazie.

P.s. Anch'io avrei votato il re. Il re Baltasar. Non è spagnolo? Beh, la regina Sofia era greca e è risultata la quarta spagnola più importante della storia.

Neruda




E una mattina tutto stava bruciando,
e una mattina i roghi
uscivan dalla terra,
divorando esseri,
e da allora fuoco,
da allora polvere da sparo,
da allora sangue.
Banditi con aerei e con mori,
banditi con anelli e duchesse,
banditi con neri frati benedicenti
venivano dal cielo a uccidere bambini,
e per le strade il sangue dei bambini
Correva semplicemente, come sangue di bambini.

Sciacalli che lo sciacallo schiferebbe,
pietre che il cardo secco morderebbe sputando,
vipere che le vipere odierebbero!

Di fronte a voi ho visto il sangue
della Spagna sollevarsi
per annegarvi in una sola onda
di orgoglio e di coltelli!

Generali
traditori:
guardate la mia casa morta,
guardata la Spagna spezzata:
però da ogni casa morta esce metallo ardente
invece di fiori,
da ogni buco di Spagna
esce la Spagna,
però da ogni bambino morto vien fuori un fucile con occhi,
però da ogni crimine nascono proiettili
che un giorno troveranno il bersaglio
del cuore.

Chiederete: perché la tua poesia
non ci parla del sogno, delle foglie,
dei grandi vulcani del tuo paese natale?

Venite a vedere il sangue per le strade,
venite a vedere
il sangue per le strade,
venite a vedere il sangue
per le strade!